Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/37

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un’aspettazione, la Russia? Che facemmo, Fedor, nel passato? Nulla: ecco il nostro orgoglio; tutte le nazioni sono esauste, noi siamo vergini. Che faremo? Tutto. La Russia avrà Dante e Shakespeare, Michelangelo e Galileo, Darwin e Hegel; noi supereremo tutti. Fonderemo Oriente ed Occidente seppellendo autocrazia, monarchia, aristocrazia, democrazia sotto la formula nuova del socialismo, che solo in Russia può trionfare. La rivoluzione dell’avvenire, maggiore di tutte le altre sommate insieme, deve prorompere da un popolo vergine; il vecchio mondo non può che rigenerarvisi, e non tutto; molte nazioni vi scompariranno. Che cosa è l’Italia? La sede dell’ultimo papato e l’ospizio delle prime arti. La Francia si è consunta nella sua doppia missione di unità monarchica al medio evo e di rivoluzione borghese in questo secolo. L’Inghilterra non è che la prima unità mondiale del commercio, ottenuta col monopolio e destinata a perire sotto la libertà di commercio. La Germania è una nazione di allevatori di idee, sempre ultimi nei fatti. Noi ci formiamo. Siamo plagiari, tu credi, Fedor? I bambini lo sono forse? Siamo senz’arte? Ieri sì, oggi no; domani tutta l’arte sarà russa, perchè l’unico materiale nuovo d’arte è russo. Fra mezzo secolo saremo oltre duecento milioni: chi ci resisterà? Duecento milioni di uomini moderni! Gli Czar saranno allora lontani come i Kan di Tartaria lo sono adesso per noi. Ecco perchè tutto quanto ha