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Tu sei la musa mia tu il mio pegaso
     tu la mia stella il mio sole il mio dio
     tu il fonte, tu il monte di parnaso
     la penna linchiostro e lo stil mio
     da Lindo al Mauro da l’Ostro a l’ocaso
     se mi presti fauor uolero io
     e de gire a man dritta anchora spero
     del dottrinal, di Virgilio, e d’Omero

Se mi dai Philippo almo un baso solo
     almeno in capo della settimana
     a staffetta men uo da polo a polo
     e la fama sera poi la mia alfana
     coronami pulcherrimo figliolo
     di carcioffi, d’ortica, e di borana
     che uenendo da te cotali honori
     edere torneran mirti, & alori:

Hora col fauor tuo Pasquarin diuo
     di Iacinto più bello, e di Narciso
     del miser Carlo Imperador scriuo
     la ladra historia composta improuiso
     perche tu sappia fanciul mio lasciuo
     più presto te uorrei chel paradiso
     Carlo raccolse per Pasqua rosata
     lalta dozzina della sua brigata.