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tempo, ebbero luogo in Rumania delle tragedie alfieriane, accennando al successo che ottennero e alla loro importanza sì politica che letteraria; tratteremo in seguito dei traduttori, delle traduzioni, delle lodi e delle critiche che riscossero nei giornali letterarii e teatrali del tempo; e concluderemo con una breve rassegna de’ varii giudizii, che, a proposito di questa o quella rappresentazione, si dettero in Rumania da’ letterati più in vista intorno al valore poetico e civile dell’arte alfieriana.


2. Le origini del teatro rumeno e le prime rappresentazioni delle tragedie alfieriane a Bucarest1.

a) Il Bruto, l’Oreste e il Filippo.

Prima del 1814-15, in Rumania, non che un teatro rumeno (che sarebbe un pretender troppo da un popolo, la cui lingua ufficiale era la greca, ed era stata, per ciò che riguarda la letteratura religiosa, la slavona), non esisteva la più lontana idea di quanto si suol comunemente intendere, quando si dice: un teatro.



  1. Lavori intorno al teatro rumeno (specie delle origini) non mancano; ad eccezione però di pochissimi, van nella maggior parte considerati piuttosto come ricche miniere di notizie (non sempre sicure), che come monografie condotte con metodo ed ispirate a fine scientifico. Fra gli studii migliori ricorderemo quelli di Dimitrie C. Ollănescu, Teatrul la Români in Analele Academiei române, Seria II, Tomul XX (1897-98) (Memoriile Secținii Literare), Bucuresci, Institutul de Arte Grafice Göbl, 1899; Th. Burada, Inceputul teatrului în Moldova in Arhiva di Iassy 1907-1909. Non sono però da passar sotto silenzio nè il volumetto di Mihail M. Belador, Istoria Teatrului român, Craiova (s. d.), nè le interessanti notizie pubblicate da St. Vellescu, sotto forma di lettere a un amico, nella Revista literara, XIX (1897-98), pp. 55 sgg. Dal volumetto del Belador prende infatti le mosse il Vellescu, correggendo date, chiarendo particolari, rettificando giudizii, sopra tutto aggiungendo preziosi documenti e notizie; e senza le lettere del Vellescu, i buoni lavori dell'Olănescu e del Burada non sarebbero stati possibili. Di questi lavori e dell’ottima Bibliografia românească veche di Ion Bianu e Nerva Hodos, Bucuresci, Socec, 1909, ci siamo avvalsi in questi nostri appunti, non trascurando di ricorrere, quando ci era possibile, ai giornali letterarii e teatrali del tempo: il Curierul românesc, l’Albina românească, il Curier de Ambe Sexe, la Gazeta teatrului, per controllar date e particolari. Abbiamo insomma fatto del nostro meglio per non cadere in inesattezze e dare nelle pagine che seguono, i risultati, quali che sieno, di lunghe e coscienziose ricerche. Il che valga a farci perdonare qualche inesattezza, che potrebbe bene esserci sfuggita, ma che abbiamo coscienza di aver fatto di tutto per evitare.