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amici della scuola greca di Măgureanu, studenti ammiratori delle tragedie di Euripide e di Sofocle, un elemento adatto a porre in iscena alcune opere di teatro. Con un po’ di tela cucita e un po’ di carta colorata, Domnitza aveva rizzato ne’ suoi appartamenti una piccola scena, sulla quale si rappresentarono in greco l’Oreste, la Morte dei figli di Bruto e qualche idillio, come per esempio Dafni e Cloe1

Le notizie che Ghica ci fornisce si arrestano qui. Non sappiamo con precisione nè l’anno in cui quelle rappresentazioni avvennero, nè l’autore di quell’Oreste, che potrebb’essere il Voltaire, ma potrebb’essere anche l’Alfieri. Per ciò che riguarda l’anno della rappresentazione, la signoria di Carageà fu così breve (1813-1819), che non è difficile determinarlo almeno approssimativamente. Secondo il Vellescu2, autore di alcune lettere assai ricche di notizie (non sempre però attendibili) sulla storia del teatro rumeno, sarebbe da ritenere avvenuta il 1814-15; ma, per le relazioni che intercedono tra queste rappresentazioni in casa di Domnitza Ralù e quelle del 1819 avvenute al teatro della Fontana rossa (Cișmeaua roșie), e tra queste ultime e la traduzione greca pubblicata a Bucarest il 1820, sembra potersi piuttosto ritenere, coll’Ollănescu3, il 1817. In questo caso la rappresentazione del Bruto II, avvenuta a Iassy il 1814, precederebbe di tre anni quella dell’Oreste e sarebbe la prima in ordine di tempo avvenuta in Rumania4. Quanto all’autore, con-

  1. Ghica, op. cit., loc. cit.: „Ea gasise în câți-va tineri greci, rude și amici din școala grecească de la Măgureanu, studenți admiratori ai tragediilor lui Euripide și Sofocle, un element pentru a pune in scena câte-va piese de teatru. Cu nițică pânza croită și cu hârtie poleită, Domnița organizase în apartamentele sale o mica scenă, pe care se jucau în limba Elenă: Oreste, Moartea fiilor lui Brutus, și câte-va idile, ca Daphnis si Chloe”.
  2. Vellescu, op. cit., p. 386.
  3. Ollănescu, op. cit., p. 32.
  4. Ce ne dà notizia Theodor T. Burada, Inceputul teatrului în Moldova, in Archiva di Iassy, 1905, p. 58: „Verso l’anno 1814, alcuni figli di boieri che frequentavano la scuola greca del maestro Kiriac, unica allora a Iassy, osservando che gli attori tedeschi avevano creato colle loro rappresentazioni teatrali la più bella distrazione per il pubblico, vollero rappresentare anch’essi alcune opere, e, dopo qualche mese di studio, dettero più d’una rappresentazione in lingua greca o francese in case private boieresche, delle quali La Morte di Cesare di Voltaire e il Giunio Bruto di Alfieri ebbero uno splendido successo”.