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Pagina:Ossino - Appunti di relatività.pdf/110

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108 IL TERZO EFFETTO RELATIVISTICO

Per conseguenza si deve concludere che:

- 1 - il moto possiede intrinsecamente proprietà ondulatorie che non derivano dalla natura delle particelle, ma da una proprietà dello spazio-tempo fisico.
- 2 - le onde elettromagnetiche ed i fenomeni ondulatori connessi a particelle materiali sono manifestazioni del terzo effetto relativistico.


In sintesi risulta che tutti i fenomeni di natura ondulatoria che si manifestano nel vuoto hanno una comune origine elettromagnetica, tuttavia questo è ancora troppo vago e indeterminato. In particolare l’espressione “il moto possiede intrinsecamente proprietà ondulatorie” non chiarisce quale sia l’elemento fisico a cui riferire i parametri ondulatori. Anche assumendo che si tratta di una proprietà intrinseca dello spazio-tempo, occorre stabilire esattamente quale sia in questo caso l’oggetto del Principio operazionale.

Nelle onde elastiche è chiaro che questo elemento è l’energia meccanica che si propaga in forma ondulatoria. Per le onde elettromagnetiche non vi è mezzo di propagazione, quindi è ancora più evidente che si deve fare riferimento all’energia elettromagnetica che si propaga nel vuoto. Seguendo la stessa linea di pensiero anche per le particelle materiali, si devono attribuire caratteristiche ondulatorie all’energia che dà luogo alle figure di diffrazione, cioè all’energia cinetica delle particelle che si distribuisce sulla lastra fotografica.

Questo porta a concepire l’energia cinetica in modo molto concreto, simile all’idea che normalmente abbiamo della luce, ma dobbiamo superare la difficoltà psicologica che deriva dalla nostra esperienza. Quando ci colpisce una pietra vediamo la pietra e non pensiamo alla sua energia cinetica, invece quando un raggio luminoso colpisce i nostri occhi, non vediamo oggetti materiali che si muovono, ed è naturale attribuire realtà concreta all’energia luminosa.

Anche su questo è necessario affidarsi al Principio operazionale per eliminare dal nostro ragionamento elementi propri della nostra psicologia, introdotti inavvertitamente senza giustificazione.