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4 l’orrido di sant’anna

loro giornaliere occupazioni, era avidissimo di contemplare le bellezze della natura rimpetto alle quali restava assai facilmente estatico, senza mai osare di esprimere l’entusiasmo che ordinariamente in lui destavano. La presenza di un ciarlone come Antonio, che ripatriava allora da un lungo viaggio, non fu a prima giunta molto simpatica a lui così timido, cosi rifuggente dai rumori e dall’intemperanza di parole. Tuttavia prima di giungere a Cannobio, il brio, la eloquenza del giovine viaggiatore, la stranezza delle cose che raccontava, la varietà delle sue bazzecole, lo avevano quasi del tutto soggiogato: tranne alcune leggerezze immorali, e qualche frase ardita, Antonio riesci presto a sembrargli un buon giovine.

— È forse un po’ libertino.... manca un tantino di principii, mormorava l’onesto professore al mio orecchio; ma in complesso non c’è male: ve n’ha dei peggio. Infine poi a questo mondo ci vuol sempre tolleranza nel giudicare il prossimo: è uno stordito, ecco tutto.

Quando approdammo a Cannobio era quasi l’avemaria. Il lago era stato tutto il di agitato, sicché non avevamo potuto far le nostre piccole corse con quella prestezza che avremmo desiderato. Ci sarebbe dunque stato forza aspettare il domani per visitare l’Orrido.

Ma Antonio, che una mezz’ora dopo era già stato in due o tre botteghe, alla casa comunale, alla spezieria, e sembrava ornai in intima conoscenza con tutto il paese, annunziò trionfalmente, che egli aveva pensato a tutto, aggiustato tutto nella miglior maniera possibile.

Il Professore lo guardò curioso, ed egli continuò:

— Considerate le seguenti circostanze: prima, che è notte di luna piena (a prova del che, eccola che s’alza adess’adesso rossa rossa sulla giogaia di Luino); seconda, che non v’è nel firmamento una nuvoletta nemmeno a pagarla un luigi; terza, che il domani resta libero e dedicabile alla Val Vegezzo.... decretiamo che la visita dell’Orrido sia fatta questa sera al punto fatale della mezzanotte. Che ne dice il nostro abate?

Queste parole venivano pronunziate ad alta voce nel bel