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202 Diario sentimentale

belva con un Dio, sogno dì un Dio di perdono e di amore.

«Ma come, — altri del popolo dice — ci danno quello che domandiamo, e vogliono la guerra?» Ed il tranviere additando una dimostrazione esclama: — Sono i sciuri, i signori che vogliono la guerra.

O mio onesto idiota, è invece il contrario: i sciuri, i preti, come i socialisti, non vogliono la guerra. Ma poi riflèttendoci, mi pare che il tranviere abbia ragione: da noi, in Italia, esiste una aristocrazia che può anche avere gli abiti a brandelli; ma è una aristocrazia quella che vuole la guerra !

***

— Perchè la guerra? — mi domanda un grande industriale — Francia, Inghilterra non ci vogliono più bene della Germania. Ma crede lei che l’Inghilterra, una volta che siamo nelle peste, ci venga ad aiutare? Mi disi de no. E badi che io faccio ottimi affari con l’Inghilterra; pagamento in oro! La Francia la fa la generosa, ci dà il permesso di far la guerra contro l’Austria... Ah, merci bien...

Gli espongo le ragioni ideali della guerra. Ascoita un po’, poi dice: — Sì, capissi, ma ch’el