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Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/62

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56 Diario sentimentale


Mi sorprende il suo sorriso tranquillo su la sua faccia sbarbata, anzi, un piccolo sorrisino ironico, dedicato a me, sull’angolo estremo delle labbra.

Domando:

— Non è atterrito lei?

— Io no! È la prima fase finita; ciò che era attendìbile: i francesi non furono nè messi in fuga, nè accerchiati. Legga bene il comunicato dello Stato Maggiore germanico, e vedrà un po’.

Siamo risaliti in bicicletta. Io ho perso tutto l’appetito. Su la tavola, attorno alla carta geografica. Serra si è messo tranquillamente a spiegare: i francesi hanno ripiegato su le linee fortificate: gli inglesi hanno dovuto arrestarsi a sud di San Quintino, ma non furono tagliati fuori....

— Ma se le fortezze cadono come le mura di Gerico al comando dell’imperatore, d’accordo con il vecchio Jehova? E poi non ha lei. Serra, la sensazione della fine? Babilonia sarà distrutta?

— Oggi no, assolutamente. Certo domani, l’idea di una dèroute davanti all’enorme valanga...

L’osservazione di Serra è ragionevole e mi persuade: tuttavia mi pare che oggi dopo quello ch’è successo, il più elementare buon senso vieti di creder a qualunque partecipazione di guerra dell’Italia contro l’Austria....