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Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/532

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Tor — 490 — Tor

di una rivolta, è voce ripresa dai puristi come gallicismo (troubles).

Torchère: fr. da torche, in italiano torcia, candelabro.

Torchietto di Tanlongo: locuzione effimera popolare, vale macchina per batter moneta falsa: dicesi lepidamente ed ironicamente. La locuzione trae origine dalla emissione di una serie duplicata di biglietti da mille dalla liquidata Banca romana, di cui era direttore certo proposto a senatore, Bernardo Tanlongo: uno dei tanti episodi sudici della gran vita economico-politica d’Italia. L’oblio e il riso italiano vi passano sopra.

Torchon: fr., strofinaccio, canevaccio; ma ricorre la voce francese per indicare una specie di tessuto a grossa trama.

Toreador o Torero: voce spagnuola, accolta nel diz. francese: termine generico per indicare colui che prende parte alle cacce del toro nei circhi (Corrida). Toreador, da torear = combattere il toro. Vocabolo popolare per effetto della Carmen del Bizet.

Torista: la versione più accolta nell’uso del francese touriste, è turista. V. questa parola.

Tornichetto: V. Tourniquet.

Tormenta: tempesta di neve, e per lo più si dice delle Alpi: dal fr. tourmente (da tormentare o da un possibile turbimentum della bassa latinità?). Cfr. turbo, turbine.

Tornados: V. Ciclone.

Tornate a riveder li vostri liti: verso della mirabile allegoria con cui comincia il secondo canto del Paradiso dantesco: vale la metafora popolare, tornate a casa, tornate indietro, detta con senso ironico di chi si accinge o presume ad alta impresa con impari coscienza e conoscenza.

Tornatura: nome di antica misura agraria di superficie usata in Romagna, come la pertica in Lombardia, la biolca nell’alta Emilia e in parte delle terre lombarde confinanti col Po. Le antiche misure italiche furono sostituite da quelle a sistema metrico decimale per legge del 27 ottobre 1803, anno secondo della Republica italiana. Un quadrato di 100 metri di lato costituiva la nuova tornatura, pari dunque all’ettaro. Se non che nell’uso prevalse e prevale la misura delle tornature vecchie, varie alla lor volta da città a città. Ragguagliate all’ettaro, variavano da 0,2080 (Bologna) a 0,3417 (Ravenna), cioè fra il terzo e il quarto dell’ettaro. La tornatura si divideva in tavole.

Torniamo all’antico: sentenza di G. Verdi, non tanto in opposizione all’arte nuova o musica dell’avvenire, quanto in difesa della severità degli studi. Questa frase, che con largo riferimento all’arte in genere, godette di una certa notorietà, leggesi nella forma tornate all’antico in una lettera a T. Florimo, bibliotecario del R. Collegio di musica a Napoli, con data 5 gennaio 1871.

Torototella: nome di menestrello lombardo (Bergamo, Brescia), un tempo frequente, il quale suole fare allusione agli uditori con rime improvvisate e stroppiate, e terminanti col ritornello torototela torototà.

Torpedinare: si usa nel senso di colpire con torpedine: è verbo notato dal Guglielmotti (op. cit.) nel senso di metter l’opera in lavori attinenti a torpedini (fr. torpiller).

Torpèdine: terribile e gran proiettile, caricato con materia esplodente, di lancio subacqueo, da nave a nave. Manovra audace e difficile! Dal nome del noto pesce elettrico, Torpedine (lat. torpedo, pesce che col contatto fa intorpidire, torpère, le membra). Questa macchina subdola e orrenda — frutto del genio della età nostra — fece le sue grandi assise nella guerra russo-giapponese (1904). Torpedini dormienti sono dette le mine subacquee.

Torpediniera: piccola nave da guerra, a vapore, velocissima, assegnata a lanciare torpedini contro le navi nemiche. Torpediniera d’alto mare, atta a tenere il mare per più lungo tempo in modo autonomo, cioè nave di rifornimento e proporzioni maggiori, laddove la torpediniera è di servizio costiero. Ariete-torpediniera, specie di incrociatore, velocissimo, munito di sprone e tubi di lancio.

Torquemada: nome del Grande Inquisitore spagnuolo, divenuto antonomastico, per martoriatore, persecutore, inquisitore crudele e fanatico. V. Santo Ufficio.