Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/70

Da Wikisource.
Ast — 28 — Att


Astensionismo: neol. derivato da astensione: l’atto dell’astenersi, specialmente dal partecipare per deliberato proposito alle manifestazioni della vita politica.

Astrakan: e meno comunemente astracan, è la pelliccia ricciuta e nera fornita dagli agnelli di una varietà nera della pecora a coda adiposa, allevata tanto nella Russia meridionale quanto nelle steppe de’ Turcomanni. I berrettoni dei Tartari sono pure fatti colla pelliccia di astracan nero. Facile e comune la imitazione. Il nome deve provenire dalla città russa omonima ove detta pelliccia si prepara.

Atassìa: termine medico, derivato dal greco e significa letteralmente sconcerto, discordanza: indica quel disordine e quella irregolarità nel camminare che proviene da un’affezione del sistema cerebro spinale, di solito grave. Dicesi anche atassia locomotrice. Atàssico chi è affetto da atassia.

Atàssico: V. Atassia.

Atavismo: lat. átavus = avo: il complesso delle forze ereditarie della razza. L’atavismo conserva i caratteri fondamentali d’una razza attraverso le generazioni e a dispetto degli incroci. Indica altresì il comparire in un discendente di qualcuno dei caratteri degli ascendenti, rimasto per una o più generazioni latente.

Atelier: voce francese, spesso usata invece delle nostrane studio o laboratorio. Es. la tal sarta ha uno splendido atelier.

Atellane (favole): commedie satiriche e popolari antichissime, così denominate da Atella, città della Campania. Si crede dessero origine alle maschere della commedia italiana (Atellanae fabulae, ludi Atellani, ludi Osci).

Ateròma arterioso: term. med., alterazione, spesso generale, del sistema arterioso caratterizzata da un indurimento della parete dei vasi e spesso da una trasformazione calcarea.

Atonìa: gr. a = senza e tonos = tuono. Nel linguaggio medico indica il rilassamento di un organo contrattile.

Atoll: voce di origine maldiva, data alle isolo coralline dell’Oceano indiano e Pacifico, di forma anulare.

Atout: cioè à tout, bon à tout, bon contre tout. Questo nome si dà nel giuoco delle carte ad un convenzionale seme, o assi, o bastoni etc. che batte le altre carte come noi facciamo e diciamo della briscola. E a quel modo che l’atout è una buona carta, così dicesi per colpo di fortuna. Talvolta, però, la voce atout ha il significato sgradevole di rimprovero, strapazzata, mortificazione. È locuzione del gergo francese: avoir de l’atout = avoir du courage, e così pure nel senso di capacités, talents, chanches de réussite.

A tout prix: ad ogni costo, locuzione francese non infrequente.

Atriense: latinismo che si legge nei libri che trattano argomenti di storia romana: atriensis è il guardiano dell’atrio, il mastro di casa.

Atrofìa: gr. a = senza e trofè = nutrimento. Nel linguaggio medico indica la mancanza di nutrizione degli organi e dei tessuti, caratterizzata da una notevole diminuzione del loro volume e peso.

Attaccamento: fr. attachement; altra parola non registrata dai nostri lessici nè meno nel senso materiale, chè dicesi attaccatura. Solo il Tramater reca tre es. di attaccamento nel senso francese, oggi comune di affezione, affetto: l’uno di Zanobi da Sfrata, volgarizzatore della Morale di S. Gregorio Magno, contemporaneo del Petrarca, l’altro del Magalotti, il terzo del Salvini: questo ultimo a me pare assai dubbio. Non appare la necessità di questa parola e perciò è difettosa. Invece al Rigutini questa volta la voce pare buona «quando si voglia esprimere non il semplice affetto, ma veramente lo stare appiccicato con l’animo a checchessia». Oh, va un po’ a indovinare! Senza oppormi al ragionamento dell’illustre filologo, bisogna convenire che il popolo non usa tale vocabolo.

Attaccar la voglia al chiodo: locuzione nostra e scherzosa, di schietta formazione popolare, per dire rinunciare per forza a qualche diletto, soddisfazione, onore.

Attachè: part. pass. del verbo attacher, attaccare: usato quasi esclusivamente per indicare quell’ufficiale che fa parte stabile di qualche amministrazione politica o di-