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il romanzo della guerra 97

guinari della distruzione. Materialismo moderno, materialismo di antiche religioni: orribile connubio.

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Spunti di cronica, dello stesso giornale, istesso giorno (12 settembre): Alla Toscana: non so proprio più dove andare di notte.

Come? Alla «Toscana» di via S. Pietro all’Orto!

Ma che ambiente è?

Simpaticissimo, familiare. Verso le 3, mentre stai facendo il chilo, giungono i giornalisti e ti portano notizie fresche fresche della guerra.

Perdio questa è una bella cosa!

Ed un’altra bella cosa è... la polenta cogli uccelli, pronta a tutte le ore.

Perchè no, manicaretto di carne umana?

Mi viene in mente il signore, mio vicino. Dice, un po’ seccato: «Non si può mai sapere con precisione il numero dei morti». Un pacifico, benpensante signore. Vive nella sua casetta di campagna, come il grillo nel suo buco. Coltiva a tempo perso l’orticello. Egli non si affretta verso i giornali del mattino. Attende sino alle quattro che gli portino il suo Corriere della Sera. Ma non legge subito, ma dopo pranzo quando fa siesta e fuma la pipa. Non ha figli che corran pericolo, non capitali in azioni che corran peri-