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il trionfo della penna d’airone 67

pagana e pratica di Regina, così ella manifestò la sua riconoscenza in maniera tale da far desiderare a Leo che quell’ufficio non le fosse stato in alcun modo concesso.

E la prima manifestazione di riconoscenza consistette nel frequentare assiduamente tutte le lezioni di economia politica, tenute da Leo.

Fra quel gran concorso di giovani che accorrevano ad udire la convinta e dotta parola di Leo, la penna d’airone era la prima a comparire nel primo banco dell’aula.

Come già un tempo s’accoglievano le turbe ad udire la buona novella dei seguaci di Cristo, così oggi, per quel misterioso fascino che ha la modernità della vita, accorrono le genti ad ascoltare chi loro parla di rinnovata vita, di rinnovate coscienze nell’umanità nuova.

Con questa pietosa illusione il conquistato pane sembra più dolce, e, al di là del velo del pianto e del sangue, si vede risplendere il prato fiorito dell’Asfodelo! Vecchia istoria!

Se non che Regina guardava più specialmente il volto dell’oratore. Ella inoltre era ignara del tutto di certe teorie, di certe voci e ne chiedeva contezza, ed erano come dei supplementi di lezione che Leo era obbligato ad impartire fuor dell’aula a questa troppo diligente scolara; e una volta, d’aprile, Leo fu sorpreso di trovarsi sotto i tigli suburbani in compagnia di Regina. Ma i tigli furono anche più sorpresi di Leo. I tigli odono tutte