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Pagina:Paolina Leopardi Lettere.djvu/318

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due Foscari, i Lombardi e la Sonnanbula sono state le opere eseguite, e tutte hanno ottenuto il comune soddisfacimento. Per pettegolozzi sovvenuti poi in fine del carnevale, la diletta Sonuambula, quella che ne faceva riposare la mente e l'udito dalle troppo fragorose e per nulla sentimentali melodie di Verdi, poco si è fatta sentire. Avevamo un' orchestra eccellente e tre soggetti assai bravi. dicevasi, essere uno spettacolo di capitale.

Mi reca grande meraviglia che non ti sia riuscito di vendere le lettere di Giacomo; e le lettere di Giordani hai potuto esitarle?

Mia carissima, non istancarti di volermi bene e di scrivermi talvolta, se puoi. Noi stiamo bene, grazie a Dio, meno la Cleofe che non guarisce mai perfettamente. Io ho passata l'estate men male del solito perchè ho avuto la compagnia di una diletta mia amica e della sua famiglia che ha dimorato cinque mesi in Recanati, ma poi essa è partita, ed ora non mi rimane di conforto, altro che le sue lettere, e la memoria dolcissima dei di passati insieme.

Addio, mia Marianna, addio Nina mia. Ricevete ambedue molti teneri saluti dei miei e baci di Virginia. Addio, addio con tutta l'anima abbracciandovi e baciandovi con tenerezza grande. La vostra Leopardi.