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poesie piacevoli 35


     Orsú, avete imparato? Oh ditemi ora,
se un asino d’Arcadia onnipotente
può giudicar di voce alta e canora.
 E poi mi dite ancora,
se un correttor pedante come vui
è incivile, ignorante o ambidui.

LVIII

     Portate in una madia la civaia
al nostro miccio, che ha ragliato bene,
e dappoi gli montate in sulle stiene
voi altre mona Berta e mona Baia.
     Fatelo correr su e giú per l’aia,
frugandolo ben ben dietro alle rene:
crescetegli dell’acqua e delle vene;
e viva il nostro ciuco e la ciucaia.
     Guata, com’egli al suon di que’ frugoni
che gli passano in fin drento al midollo,
sgambetta bene e drizza gli orecchioni.
     Or su, fra tutte vel recate in collo,
e a suon di ribecacce e pifferoni
conducetelo innanzi a mastro Apollo,
 che gli vuol bene, e vuoilo,
poi ch’egli è dotto e cosí ben corregge,
addottorar nell’una e l’altra legge.

LIX

     Perché sono un fanciullo, un garzoncello
volete dir ch’io sono un ignorante?
Oh! guata conseguenza da pedante,
che sopra la berretta abbia ’l cervello.