Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/116

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110 cicalate in versi


Trattasi di scoprire
quale dei duo mariti il vero sia.
Il giudice s’informa;
175sente di mano in mano
ambe le parti; e con indifferenza
parla e pronuncia alfin questa sentenza;
— Quel ch’è vero marito di costei,
saprá levar de’ pesi
180tal che niun altro di questi paesi.
Or ben, vedete voi
quella colonna antica
che giace fra l’ortica
colá in quel canto della piazza? Bene,
185provate tuttaddue
l’un dopo l’altro a smoverla di sito:
e colui che la smove
sia ’l verace marito. —
il popol tutto quanto
190era accorso al giudizio; e stava attento
a vedere il cimento.
Ecco giá l’un si mette
attorno a quel gran sasso;
si sbraccia, suda, si sforza, s’affanna;
195urta, sospinge, e di foco e di gelo
si fa in un tempo, e non la move un pelo.
Giá il popolar giudizio
che vien sempre immaturo,
con confuso clamore
200grida che questo primo è l’impostore.
Tace il giudice savio: e il primo ancora
torna alla prova; e raddoppia il vigore;
e tanto fa e travaglia, che alla fine
smove l’enorme sasso
205quasi un palmo lontan dal suo confine.
Il popolo di novo
schiamazza e grida che non è possibile