Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/34

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28 opere drammatiche


mentre questi si accingono all’opera, ecco che compariscono le Grazie accompagnate da una quantitá di geni e di ninfe celesti in atto di meditare qualche grande intrapresa. I pastori rimangono a tale veduta estremamente sorpresi: se non che, incoraggiti dalla gentilezza di quelle persone celesti, tornano all’incominciato lavoro. Ma assai piú grande rinasce in essi la meraviglia, quando, ad un cenno delle Grazie e dei geni, veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli alberi, che stanno adornando di ghirlande, in altrettante colonne, le quali formano di mano in mano un sodo, vago e ricco d’ordine d’architettura, con cui dassi principio all’edificazione d’Alba, e si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti, congiunti con gli atti d’ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di concordia fra le celesti e le umane persone, fanno la base del breve ballo, che lega l’anteriore con la seguente parte della rappresentazione.