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340 scherzi


     Ma la dea sagace apprese,
riparando il foco ardente,
di quel novo e vago arnese
ad usar piú dolcemente;
onde rise il nume armato
che le stava all’altro lato.
     Ella i guardi a lui volgea,
all’orecchio gli parlava;
e il bel volto nascondea
dal marito che guardava;
e cosí sfogava il core
sotto all’ala dell’Amore.
     Spesso ancor si ricopria
la metá de le pupille;
e piú forte l’assalia
addensando le faville,
che il ferien con piú rigore
sotto all’ala dell’Amore.
     Or col sommo de’ bei labri
accennava i molli baci;
ora uscien da’ bei cinabri
sospiretti e ghigni audaci;
or nasceva un bel rossore
sotto all’ala dell’Amore.
     Tal, frattanto che Vulcano
fabbricava arme a gli dèi,
l’alma dea cosí pian piamo
accresceva i suoi trofei
sopra il nume vincitore,
sotto all’ala dell’Amore.
     Belle mie, voi m’intendete:
dell’Amor l’ala son io;
come Venere, potete
appagar piú d’un desio
e sfogar l’occulto ardore
sotto all’ala dell’Amore.