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30 opere drammatiche


Vieni col mio bel nume

al fine, o mio desio:
dimmi una volta, oh dio!
ecco l’amato ben.
(siede da un lato colle pastorelle intorno)
Coro. Giá l’ore sen volano,
giá viene il tuo bene.
Fra dolci catene
quell’alma vivrá, (il Coro siede)

SCENA II

Silvia, Coro di Pastorelle, Ascanio.

Ascanio. (non vedendo Silvia, da sé)

Cerco di loco in loco
la mia Silvia fedele: e pur non lice
questo amante cor mio svelare a lei;
ché me ’l vieta la diva.
Adorata mia sposa, ah dove sei?
Lascia, lascia che possa
questo mio cor, che de’ tuoi inerti è pieno,
celato ammirator vederti al meno, (vedendo Silvia, da sé)
Ma non è Silvia quella
che lá si posa su quel verde seggio,
con le sue ninfe a lato?... Io non m’inganno.
Certo è il mio bene, è desso.
Numi? che fo?... m’appresso?...
Silvia. (vedendo Ascanio, da sé)
Oh ciel! che miro?...
Quegli è il garzon di cui scolpita ho in seno
l’imagin viva...
Ascanio. Ah! se potessi almeno
scoprirmi a lei...
Silvia. Cosí m’appare in sogno...