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II
SAGGI DI VERSIONE DA ORAZIO
1
[Odi, I, 1]
O. Mecenate, o nobile
d’antichi re progenie,
dolce sostegno mio, mio sommo onor,
molti vedrai fra gli uomini
ch’aman di polve olimpica
cospersi andar su cocchio volator.
2
[Odi, I, a]
Di neve e grandin dura
assai versò sul suolo, e fulminante
con destra rosseggiante
Giove percosse le sacrate mura,
e colmò Roma e le atterrite genti
d’alti spaventi.
3
[Odi, 1, 5]
Qual molle giovinetto,
o Pirra, or giace teco
in quell’amico speco
ove le fresche rose a voi son letto,
e tutto odor spirante
stringe il tuo seno, e vi trionfa amante?