Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/389

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traduzioni 383


4

[Odi, I, 6]

O Agrippa, il tuo valor, le tue vittorie,
Vario cantar potrá, cigno meonio,
degno di celebrare
quanto tu fai di grande in terra o in mare.

5

[Odi, 1, 9]

Vedi come il Soratte or splende candido
per l’alte nevi che giá tutto il coprono.
Dal grave peso vinti
vedi che i boschi gemono,
e son dal ghiaccio inerte i fiumi avvinti.

6

[Odi, I, 12]

Quale, o Clio, de gli eroi, qual de gli dèi
con tibia acuta e con soave cetra
celebrare ora dèi?
Qual, mentre i nostri canti empieran l’etra,
l’eco ripeterá con suon giocoso
nome famoso?

7

[Odi, I, 13]

Lidia, qualor di Tèlefo
lodi il bel collo e il ben tornito braccio,
ahi che mi gonfia il fegato
l’ardente bile! Allor rosso mi faccio.