Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/390

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8

[Odi, I, 14]

Tu da novelle, o nave, onde frementi
risospinta nel mare ancor n’andrai.
Oh misera! che fai?
Quanto puoi fortemente al porto attienti.

9

[Odi, I, 15]

Mentre su navi idee pel mar fluttivago
traea l’ospite Elèna il pastor perfido,
frenò con ozio ingrato i venti Nèreo,
e il suo destin predissegli.

10

[Odi, 1, 17]

Per l’ameno Lucrètile
il suo Liceo sovente
Fauno abbandona celere:
per lui l’estate ardente
le mie tenere capre non offende:
da i venti e da le piogge ei le difende.

11

[Odi, I, 18]

Varo mio, se giammai piantar alberi
vuoi di Catilo presso le mura,
o nel mite terreno di Tivoli,
di piantar sol la vite abbi cura.