Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/191

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quella medesima forza con cui egli li provava; ed ecco l’origine dell’eloquenza, siasi sciolta, sia legata nel verso, considerate come uno sfogo e come una espressione delia natura. Fin qui noi vedemmo bensi la prima origine delle belle arti, ma non giá le arti stesse. Imperocché, essendo l’arte un complesso di principi e di regole conosciute e determinate, onde facilmente e sicuramente operare in un dato genere di cose, questo complesso di principi e di regole non si può riconoscere in ciò che è mero instinto e movimento della natura, o primo e mero impulso della necessitá. La cognizione de’ principi e lo stabilimento delle regole, onde ciascun’arte resulta, nasce dai replicati tentamenti e dalle replicate osservazioni, che gli uomini fanno sopra degli oggetti a cui applicano la loro premura e la loro attenzione; e questa è la via per cui si formano le arti. Ma la serie di tali tentamenti ed osservazioni suol essere tanto piú intensa e premurosa, quanto i motivi di quella sono piú possenti per qualitá o per numero. L’uomo è sempre dalla natura sospinto a procurarsi ciò che gli è necessario, ed è dalla medesima invitato a cercar quello che egli apprende soltanto come dilettevole. Anzi, siccome, nel conseguimento di ciò che gli è utile o necessario, prova egli un sentimento gradevole, cosí riesce dilettevole per lui il rappresentarsi l’idea di questo conseguimento. Quindi è che nelle fabbriche, le quali per mera necessitá si formarono gli uomini, non bastò loro l’avervi introdotta la soliditá e la convenevole forma e distribuzione, che servir dovevano alla difesa ed al comodo loro; ma vollero di poi anche nell’esterno dell’edifizio stesso render sensibile all’occhio de’ riguardanti questa soliditá e questa distribuzione e queste forme interiori, acciocché gli ospiti, anche prima d’entrarvi, s’assicurassero di dovervi stare e bene e sicuramente, e cosí venisse loro a destarsi anticipatamente la piacevole idea della futura comoditá e sicurezza. E, siccome nella moltiplicazione delle capanne e case e degli edifizi, che gli uomini di mano in mano andarono facendo, s’avvidero che alcune forme, le quali dalla costruzione o da qualche accidente resultavano nelle fabbriche