Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/201

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degli uccelli e simili; e per conseguenza, non solo produsse nella nostr’anima una presente sensazione aggradevole, ma risvegliò anche le idee d’altre piacevoli sensazioni passate, aumentando cosi in un sol colpo per vari mezzi la quantitá e la intenzione del nostro piacere. Cosí il dipintore non si contentò di presentare al nostro sguardo una superficie d’un solo colore, ovvero di piú colori, i quali, collocati con una certa proporzione od armonia, venissero a formare un solo oggetto ed una sola sensazione. Troppo piccola sarebbe stata la impressione che il dipintore avrebbe fatta sull’animo nostro; e se l’arte non fosse proceduta piú oltre, in breve sarebbe stata dimenticata sul suo nascere, perché gli uomini, per cosí piccolo effetto, non si sarebbono innamorati di essa, né l’avrebbono ardentemente coltivata. Ma fortunatamente il dipintore vide che, col variato uso de’ suoi colori e col resultato di essi, era atto a rappresentare le immagini degli oggetti composti, che piú ci piacevano nella natura; e cosí a dilettarci piú grandemente, presentandoci un oggetto piacevole per se stesso, e piacevole altresi perché simile ad uno degli oggetti che ci piacevano nella natura medesima. Per questo modo venne egli in un colpo solo a muovere aggradevolmente l’anima nostra, presentandole, per mezzo della vista e molti graziosi colori, e la vaga ordinanza di essi in un tutto, e l’immagine d’un oggetto naturalmente piacevole: come un bel fiore, un bell’albero, una bella bestia, un bell’uomo. Egualmente, se il versificatore si fosse contentato di scegliere certo numero di parole, ciascuna delle quali, pronunciandola, facesse grato sentire all’orecchio, e di comporre le stesse parole in modo che la tale o tale altra serie o composizione di esse producesse un tale o tale altro suono che venisse ad eccitare una piacevole sensazione, siccome non avrebbe fatto se non una impressione molto leggiera sopra l’organo dell’udito, e per conseguenza commosso assai poco l’anima nostra, cosí non avrebbe in essa lasciato una traccia della passata sensazione talmente profonda, che vi venisse frequentemente richiamata l’attenzione dell’anima stessa, e venisse in questa eccitato un vivo desiderio di procurarsela nuovamente; laonde