Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/278

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prendersi alcuna cura di scelta di parole, che all’una delle tre cose ch’egli avea per oggetto non gli spianasse principalmente il cammino. Vale a dire soltanto il Macchiavelli si prese cura di scegliere fra le parole della sua lingua quelle che potevan meglio servire a rendere il suo dire chiaro, efficace e breve. Dunque anche per questo capo commendevole sarebbe il giudizio di questo scrittore, che fece scelta di parole per il fine principale che si dee avere scrivendo. Noi saremmo troppo lunghi, se volessimo piú oltre diffonderci su questo articolo. Gioverá adunque di conchiudere che non ci è da far paragone tra lo stile del Boccaccio e del Macchiavelli, non giá perché l’uno abbia bene scritto e l’altro male, come pare che il Salviati pretenda; ma perché quegli scrisse in uno stile, questi in un altro, secondo la materia che ciascuno aveva tra le mani; ed amendue, avuto riguardo alla detta materia, scrissero eccellentemente. Il primo si pigliò cura dell’eleganza e de’ fiori dell’elocuzione, perché, avendo preso a trattare un soggetto di mero passatempo, questo non avrebbe tanto somministrato del suo proprio fondo a produrre interesse in chi leggeva, se non fosse stato accompagnato dalle grazie della dizione e dello stile. Oltre di ciò, chi scrive o dice cose da sollazzo, è reputato dirle o scriverle a coloro che di sollazzo hanno voglia: ora il badare, scrivendo, a raccogliere diligentemente certe grazie e certi vezzi della lingua o dello stile serve, in tal caso, al fine principale di chi legge e di chi scrive. Colui, che cammina a solo fine di sollazzarsi vagando per le ridenti campagne, può a sua voglia soffermarsi, e qui cogliere un fiore, colá un’erbetta; qui mirare un bell’albero, colá odorare un soave pomo: ma quegli che cammina per suoi affari non bada altrimenti a simili cose, se non se quanto spontaneamente se gli presentano sotto a’ sensi ; e solo ha cura di scegliere la via piú conosciuta e la piú corta, e di affrettarsi e rinvigorirsi per giugner piú presto al luogo destinato. Ora il Boccaccio è da rassomigliarsi al primo, il Macchiavelli al secondo; imperocché questi, avendo a trattar materie grandi ed importanti, quali sono le politiche, piú che degli ornamenti dell’elocuzione, doveva curarsi, come fece, della