Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/293

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del dire e la vaghezza dello stile. Ben è vero che talvolta è alquanto licenzioso nell’uso della favella e de’ traslati e della rima; ma ciò gli verrebbe perdonato agevolmente, non cosi Tesser piú licenzioso nel costume che Ovidio medesimo. Anton Francesco Grazzini, sopranominato il Lasca, uno de’ piú naturali e insieme de’ piú colti e leggiadri scrittori di prosa italiana. Le novelle di lui, che vanno sotto il titolo di Cene, e le commedie sono singolarmente stimate. Erasmo di Valvasone, nobile poeta italiano, autore di molte poesie liriche e di quattro poemi, tra’ quali i piú pregiati sono V Angeleide, poema epico, e la Caccia , poema didattico. Diomede Borghesi, autore di varie Lettere intitolate discorsive, scritte in istile assai piano e facile, e massimamente utili, perché versano sopra materie di lingua, senza che cadano in sottigliezze né in pedanteria. Lionardo Salviati, scrittore illustre d’assai opere di prosa e di verso. Questi fu uno de’ piú benemeriti promotori della nostra lingua per le molte cose che egli scrisse a vantaggio di questa, e per quelle ov’egli ebbe parte, come nella compilazione del primo Vocabolario della Crusca. Cadde costui ne’ vizi che sono comuni alla maggior parte de’ grammatici di professione, cioè d’essere spesso soggetti a sofisticherie per voler troppo sottilizzare, d’essere ostinatamente tenaci della propria opinione, d’esser troppo agri e pungenti rampognatori degli altri, e finalmente d’essere troppo languidi e snervati dicitori, massimamente nelle materie che sono fuori della loro professione. Le opere ch’egli scrisse contro Torquato Tasso sono un aperto testimonio de’ primi di questi vizi, e le orazioni di lui il sono spezialmente dell’ultimo. Nondimeno nelle opere scritte contro al Tasso risplende molta dottrina, ed assai volte una critica giudiziosa, congiunta con uno stile pieno di brio e di vivacitá, benché vi si affetti troppo il volgar fiorentino. Gli Avvertimenti sopra il «Dccamerone» fra le opere del Salviati vien giudicata la migliore, non solo per la molta erudizione che vi è sparsa, e per le buone ed utili osservazioni che contiene sopra la lingua e l’eloquenza italiana, ma ancora per la singolare nitidezza e certo