Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/329

Da Wikisource.

preziositá che la pietra richiede, commendiamo qualunque vile selce o macigno, perché il maestro ha saputo segarlo. Noi non istiamo ad esaminare se l’artefice di quella pietra ci abbia saputo formare una Venere degna d’esser collocata in una reale galleria, ovveramente un passatoio, o un termine da piantarsi, a partire il campo di Damone da quello di Tirsi. S011 come i cigni anco i poeti rari, poeti che non sien del nome indegni, disse giá l’Ariosto. Eppure noi veggiamo tuttodí uscir delle scuole un numero di gioventú che con quattro sonettini pretende di meritarsi il nome di poeta, e si trova chi loro il concede. Una mediocre osservazione della grammatica, la legittimitá delle rime, un pensiere che non sia affatto ridicolo bastano per far si che ogni monaca che si seppellisce, che ogni moglie che becca un marito, che ogni bue che prende la laurea ricorrano a voi. Si tosto che soli quattordici de’ tuoi versi possono ottener l’onore d’essere ammessi in una raccolta, eccoti diventato poeta. Le scuole pubbliche istesse contribuiscono a disonorare la poesia. Non contento, chi loro presiede, d’insegnar male le arti che servir debbono d’introduzione al viver civile, si sbraccia nel volere che gli scolari diventino poeti. E perché questo mai? E a che può bisognare nel mondo ad un giovine un’arte ch’è di puro piacere? Perché adunque non si ammaestra quivi an cora la gioventú nella musica e nella pittura? Frattanto eccc il danno che ne proviene. Si fa perdere, per qualche anno, k metá della giornata ai giovani che sono quivi adunati, in um inutile e seccagginosa occupazione. Molti di essi, che hanno dalla natura qualche disposizione maggiore al verseggiare, trascurano il piú importante dell’eloquenza, e, invaghiti di se medesimi, da se stessi si applaudiscono. Un puerile amore di gloria gli accende; e, qualora escono dall’erudito ginnasio, innamorati de’ vezzi della poesia, ma senza bastevoli doti da poterne godere giammai, odiando ogni scienza ed ogni arte necessaria al viver civile, rimangono a carico de’ lor genitori, si rendono