Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/371

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per la ragione e per l’esempio dell’etá in cui massimamente fiorirono. Ora, per lasciar da parte varie cose che non sarebbono della presente ispezione, niuna è tanto adattabile né tanto vantaggiosa ad un’accademia simile, quanto la magnificenza degli elogi da poter farsi nelle solennitá e nelle varie funzioni di essa. Questi elogi dovrebbono cadere sopra le belle arti in genere: di modo nondimeno che niuna rimanesse inferiore all’altra nel concetto degli uditori ; ma tutte egualmente venissero esaltate e portate nell’opinione a quel grado di nobiltá che loro si compete, o che giova a risvegliare utilmente l’amor proprio ed una generosa ambizione ne’ professori e negli amatori di esse. Tali elogi dovrebbono riferirsi ancora agli eccellenti artisti, sia morti sia viventi, sia vicini sia lontani, avvertendo che si studiasse per questo mezzo d’eccitar la gara, non il dispetto, e non l’invidia ma l’emulazione; e che nulla non fosse fatto venire con affettata ricerca, ma tutto nascesse dalla costituzione medesima dell’accademia e dalle circostanze dell’occasione e della solennitá. Basta nominar l’antica Grecia, per convincere dell’estrema utilitá di simili instituzioni, le quali, sebbene possano variar di modo nello essere applicate a diversitá di climi, di tempi e di governi, non cambiano però mai di natura e di forza, imperciocché il cuore dell’uomo è sempre e dovunque lo stesso, nella, per cosí dire, elementaritá delle sue passioni. Supposto pertanto che la persona da scegliersi per coprir l’uffizio del segretario nell’accademia delle belle arti sia fornita di quelle qualitá che piú sopra si sono desiderate, e che sembri vantaggioso a un tale stabilimento d’incaricar un cosi fatto segretario d’altre funzioni analoghe alla sua principale incumbenza, come si propose poc’anzi, si potrebbe ordinare che lo stesso segretario: nel solenne giorno dell’erezione dell’accademia apra la generale assemblea con un discorso adatto a quella occasione, nel quale faccia conoscere il pregio delle belle arti e della protezione che il principe loro accorda, e incoraggisca gli accademici