Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/382

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il numero delle mani lavoratrici non è mai di sua natura eccedente; e il tener questi egualmente lontani dall’opulenza e dalla miseria: imperocché l’una gli rende o poltroni o vani, e fa che aspirino o all’ozio o ad oggetti sproporzionati alle forze del loro talento; e l’altra gli scoraggisce, e gli fa cadere o nella mendicitá, che rimane a carico del pubblico censo, o in intraprese pregiudizievoli alla societá e contrarie alle leggi.