Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/139

Da Wikisource.

delle altre deitá. Ai piedi di Minerva giacerá l’elmo e lo scudo, e sopra di essi la civetta, colla quale scherzeranno le colombe di Venere. Finalmente, nella parte piú bassa della rappresentazione, si vedrá volar via a precipizio un piccol genio con due ale come di fuoco, e una corona di rose in capo; ed un altro piccolo genio non alato e seduto sopra la nuvola, lo tratterrá a tutta forza con due redine ed un freno, simbolo della moderazione. Minerva sará armata, non lasciando però di mostrar tutto il nudo che sia possibile, senza offesa del carattere di lei. Cupido sará nudo affatto. Venere, o del tutto nuda o quasi del tutto. Bacco avrá la figura d’un bel giovane, di carnagione un po’ rubiconda, coperto alquanto da una pelle di tigre, e una corona di pampini ed uve sul capo. Como sará in forma d’un giovanetto leggiadro, con un berrettino di fiori in capo, e sul corpo un poco di panneggiamento color di rosa oppur verde; alzerá colla destra una fiaccola accesa, circondata di fiori, e stará appoggiato colla sinistra ad una specie di palo. I SEI BASSIRILIEVI DEL SALONE disposti secondo la corrispondenza che debbon aver fra loro a due a due. L’abbondanza. Giove che regala il corno dell’abbondanza alle ninfe. 1. Giove siede sopra uno sgabello, tenendo la corona in capo, le folgori nella mano sinistra abbassata, e consegnando colla destra una cornucopia ad alcune ninfe, che gli stanno davanti in atto rispettoso. Giove e le ninfe sono affatto nudi. A lato di Giove sta coricata in terra una capra, alla quale manca un corno. • L’ospitalitá. Bauci e Filemone che dánno albergo agli dèi. 2. Un uomo ed una donna d’etá adulta, con abiti greci, stanno su l’ingresso d’una capanna in atto d’accoglier cortesemente due