Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/140

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forestieri. Questi sono Giove e Mercurio incogniti, con abito greco corto da viandante, e cappello in capo. Giove, ritirando la destra, accenna di nascondere i fulmini ; e lo stesso fa Mercurio del caduceo. Questi non ha l’ali né ai piedi né al capo. Il piacer moderato dá forza allo spirito ed eccita alla virtú. Il centauro Chirone che dá a bere del vino al giovane Achille. 1. Il giovanetto Achille tutto nudo, mostrando la bella e forte disposizione del suo corpo, sta sonando una lira. Due o tre piccoli fauni ballano e suonano dietro di lui. Chirone centauro, coricatosi colle quattro gambe sul suolo, gli presenta una coppa di vino. Ai piedi d’Achille giacciono un grand’arco e la faretra. La totale astinenza dai piaceri degenera in furore. Penteo re di Grecia gastigato come persecutore di Bacco. 2. Penteo, con gli abiti e la corona reale, sta in atto di cadere assalito e lacerato da una donna, parimente in abiti e corona reale, e da tre o quattro baccanti furiose, armate di tirsi, cioè di bastoni coronati di pampini. Debbonsi allontanar dai conviti e dalle feste gl’importuni e gl’incivili. Calai e Zete che discacciano le arpie. 1. Due giovani nudi, di figura sveltissima, colle spalle co perte di squame, con due ale di farfalla, ed armati di spada e scudo, mettono in fuga tre arpie. Questi mostri hanno viso e braccia di donna, corpo, ale ed unghie d’avvoltoio, orecchie d’orso. Debbonsi allontanar dai conviti e dalle feste i parassiti e i seduttori. Ulisse che discaccia i proci divoratori del suo e seduttori della moglie. 2. Ulisse, in abito greco corto da viandante, tende con molta forza un grande arco, accennando di scagliare un dardo contro tre o quattro uomini. Questi, vestiti in abito greco lungo,