Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/198

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E spesso in me la fantasia si desta, tal che al di chiaro e ne la notte bruna te veggio, e il guardo a contemplar s’arresta. Né ben credendo ancor tanta fortuna, palpito e dico: — O l’alma Silvia è questa, o de le Grazie o de le Muse alcuna. — In testimonio di ricordanza ossequiosa e perpetua l’abate Parini. xx\i Al cardinale Angelo Maria Durine — Milano Gli esprime la propria devozione e gratitudine, forse pel dono che il cardinale gli fece in compenso dell’ode in suo onore. Eminenza, Io scrivo momentaneamente tra l’agitazione del sentimento, che Vostra Eminenza ha destato nel mio animo col ricordarsi della mia cosi piccola persona nel modo eh’Ella si degna di farlo. Io non ho bisogni nella mia mediocritá; ma come potrei essere cosi ingrato di non accettare quello che proviene dall’Eminenza Vostra, tanto ingenuamente e dirò quasi impetuosamente benefica? Ma come significarle la mia riconoscenza ed ammirazione? Non posso altro fare che citare in testimonio il presente stato del mio cuore. Vostra Eminenza si contenti per ora di queste tumultuose espressioni. E col piú profondo rispetto ho l’onore di protestarmi di Vostra Eminenza, ecc. [Milano, 1791].