Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/235

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regole fondamentali delle une sono adattabili alle altre ; troppo s’aiutano reciprocamente; troppo è grande e generale il vantaggio che si può ripromettere da un tale metodo. In questa guisa il professore si lusingherá di trattare il piu compiutamente che per lui si può la materia delle belle lettere; la quale, secondo lui, è l’aggregato de’ principi, delle regole, degli esempi, delle osservazioni e dell’erudizione, che conducono a gustare e a comporre le opere, le quali, per mezzo della parola, fanno impressione sopra l’anima dell’uomo e vi eccitano il sentimento del bello. 11 Lusingasi pure il professore di tener dietro con questo metodo alle idee dell’articolo a lui comunicato, agli ottimi suggerimenti datigli a parte da rispettabili personaggi che vegliano alla presente riforma degli studi, all’idea finalmente che egli ne ha dato nella sua prelezione, la quale ha avuto la sorte d’ottener pienamente l’approvazione superiore. Ma la materia è tanto vasta quanto gli oggetti e le affezioni della mente e del cuore umano, tanto delicata quanto i sentimenti, e tanto poco soggetta ad analisi quanto essi. Quindi è che, sebbene i principi si leghino assai facilmente, non pero cosi i soggetti e gli oggetti a cui si possono applicare. Quindi è che, degli antichi e de’ moderni, niuno ha abbracciato tutta e in tutte le sue parti la materia delle belle lettere e fattone un’opera di mole discreta, giudiziosa e servibile ad uso d’elementi. Quel che fa piú maraviglia si è che niuno abbia trattato né meno i principi generali, in modo che fossero estensibili a tutti gli oggetti della materia medesima. Molti antichi e moderni scrittori hanno, è vero, trattate eccellentemente alcune parti della materia: ma bisognerebbe di vari pezzi delle loro opere formare un corpo solo, donde sarebbe difficile d’escludere il superfluo, difficilmente se n’empierebbero i vuoti, né si legherebbero le parti, né si ridurrebbero