Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/247

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Nel primo libro, cominciando da’ nomi, si spiegherá la distinzione di sostantivo e aggettivo, di proprio e universale o appellativo, di positivo, comparativo, superlativo, ecc. Si dará un’idea esatta de’ generi e de’ numeri e delle loro regole circa la lingua italiana; si spiegherá la natura de’ casi che avevano i latini, e di cui manca la lingua italiana; si stenderanno le declinazioni latine in una maniera piú compendiosa; e si accennerá come ai casi de’ latini suppliscano le preposizioni italiane, o separate o unite coll’articolo, del quale si spiegherá l’uso. Da questo si passerá ai nomi personali e ai pronomi, di cui pure si spiegherá la natura e l’uso, aggiugnendo, rispetto ad essi, quelle declinazioni che sono irregolari. Quanto a’ verbi, spiegata la ragione per cui si sono introdotte le variazioni di persona e di numero, spiegata la natura de’ tempi e de’ modi, si esporranno le coniugazioni, prima degli ausiliari «essere» ed «avere», poi de’ quattro verbi «amare», «temere», «premere», «impedire», in cui si vedrá agevolmente la corrispondenza delle variazioni italiane e latine. Nelle coniugazioni passive, a «timeri», che manca de’ tempi passati, verrá sostituito «doceri», «essere ammaestrato». Si aggiugneranno le riflessioni opportune circa l’uso degli ausiliari «essere» ed «avere» negli altri verbi italiani, circa la spezie di caratteristica che è propria di ciascuna coniugazione, circa gli errori in cui dagl’italiani suol cadérsi piú comunemente nella coniugazione de’ verbi, ecc. Seguiranno i participi, supini, gerundi, gerundivi, nomi verbali, ecc , de’ quali si mostrerá la natura, l’uso e le differenze nelle due lingue. Finalmente si tesserá una serie delle preposizioni, distribuite secondo i casi a cui vogliono i nomi; degli avverbi piú generali d’affermazione e negazione, di tempo, di luogo, di quantitá, di qualitá ; delle congiunzioni copulative, disgiuntive, aggiuntive, condizionali, ecc.; degl’interposti di dolore, d’allegrezza, di maraviglia, ecc. Questa serie, oltre all’indicare le classi, in cui queste parti del discorso dividonsi secondo il significato