Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/279

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funebri e li debiti che vi possano essere al tempo di mia morte, e non altrimenti. A tale effetto dovranno gl’infrascritti miei esecutori testamentari far fare, contemporaneamente all’inventario, anche la stima de’ miei mobili, suppellettili, argenti come sopra, massime all’oggetto di poter dividere secondo il da me disposto le robbe legate in quota al Facchetti ed alla Lavezzari, e per ogni altro effetto di ragione. Ritrovandosi dopo mia morte qualche nota da me scritta od anche semplicemente da me sottoscritta dopo il presente mio testamento, voglio che tale nota debba unirsi al medesimo, e quindi eseguirsi come parte dello stesso testamento. In tutta poi la restante mia sostanza, dedotti i legati come sopra da me disposti e soddisfatte da’ miei esecutori testamentari le spese funebri come sopra, come pure soddisfatti li debiti che vi possano essere al tempo di mia morte e le occorrenti spese, ho instituto ed instituisco miei eredi universali per una metá li figli e discendenti maschi da maschio del fu Carlo Appiani del luogo di Bosisio, e per l’altra metá li figli e discendenti maschi da maschio del fu Francesco Corneo del luogo di Monestirolo sopra Porcara, i quali Carlo Appiani e Francesco Corneo erano miei nipoti per parte di sorelle; e, in mancanza de’ maschi tanto del suddetto Appiani che del suddetto Corneo od altro d’essi, instituisco le femmine da essi rispettivamente discendenti, e li figli maschi d’esse femmine, in caso di mancanza delle medesime, tutti per eguali proporzioni. Dichiaro ad ogni miglior effetto di ragione che tutto il danaro effettivo, che si ritroverá al tempo di mia morte, come pure tutti gli argenti, le bigioterie ed altre cose di valore, nonché le cose di metallo, qualunque sia il metallo medesimo, comprendendo in questa denominazione anche il rame, peltro, bronzo e simili, come pure qualunque credito a me spettante per qualsivoglia titolo e causa, ed altresi li manoscritti delle mie opere debbano essere assolutamente esclusi dal legato come sopra da me disposto a favore dei suddetti Facchetti e Lavezzari,