Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/308

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1 . 17. «seguo» per «sèguito». — 1 . 20. Mancano le parole «per lo ap punto». — 1 . 23. Dopo «quaggiú» aggiunge «nelle sepolture». — 1 . 30. «montate in collera» invece di «vi avvilirete punto». — 1. 33. «appaiati» invece di «agguagliati» ; «non» per «ned». P. 29: 1 . 4. Dopo «linguaccia» aggiunge «un maldicente». — 1 . 6. — «Signore» per «Eccellenza»; «giorni» per «di*. 1 . 19. «Non vi si radunò poi un esercito».—1. 33. «stivato» per «ben chiuso». P. 30: 1 . 5. «ond’io» per «ov’ io». — 1 . 6 . «vedete» per «v’avvedete». — 1 . 11. «con ciò» per «da ciò». — 1 . 20. «Or via, poiché non ci resta altro». — 1 . 23-4. L’ultimo periodo mancava in origine, e fu poi aggiunto nel primo manoscritto, come correzione. — 1. 26. «ti» per «vi». — 1. 29. «tuo pari» per * par tuo». — 1. 34. «me ne sono» per «sonimene». P. 31: 1 . 7. «a rispettar l’altro» per «d’usar rispetto all’altro».— 1 . 8. «ardire di» per «osare».— 1 . 11. «Voi dite assai bene* per «Voi non potreste pensar di meglio».— 1 . 17. Aggiunge, in fine: «Non è egli vero?»— 1 . 20. L’ultima interrogazione mancava in origine nel primo manoscritto, e vi fu aggiunta poi. Manca, nello stesso manoscritto, tutta la parte seguente del dialogo, fino alle parole: «pretendete ch’io vi usi rispetto?» (p. 32, 1. 21). P. 32: l. 22. «se’» per «sei». — 1 . 23-24. Queste parole del poeta nella prima redazione suonano cosi: «E che diancine d’animale è egli mai cotesto nobile, che noi siamo obbligati a rispettarlo?». E poi il poeta continua: «E egli un elefante, o una balena, che altri debba cedergli cosi grande spazio da occupare? O vuol egli forse dire un uomo pieno di virtú e cosi benefico al genere umano, sicché Paltr’uomo sia forzato a portargli riverenza?—N obile. Oh! tu se’ pure il grande scioccone. Uomo nobile non vuol dire niente di ciò; né per questo è ch’ei merita d’essere rispet tato. — Poeta. E perché dunque?». Ma tutte queste parole son poi chiuse tra lineette verticali, che sono un segno di soppressione in molti manoscritti del Parini.— 1 . 35-36. «Forse che il vostro sangue non è come il nostro fluido e vermiglio? E egli tutto alla foggia di quello degli dèi di Omero?» P. 33: 1 . 2. «nostro» nel primo manoscritto manca.— 1 . 5. «vostro» nel primo manoscritto manca; «de’ nobili» per «vostri».—1. 23. «letterate» per «scienziate».— 1 . 28-30. Le parole «ma egli è pur certo... rispetto da voi» sonavano, in origine, nella prima redazione, cosi: «ma egli è pur certo che noi altri nobili dobbiamo essere rispettati da voi *. Quindi furono corrette: «ma egli è pur certo che bisogna sempre dir bene de’ nobili, perchè bisogna rispettarli». Piú tardi fu sostituita la lezione definitiva.—1. 35. «dunque» per «forse». P. 34: 1 . 2-3. «cominciasse» per «avesse cominciamento».— 1 . n. «credi» per * presumeresti però». — 1 . 13. «Dalle costole di» per «Da». — 1 . 18. «contarvi» per «contare». — 1 . 33. Dopo «ricordo» nella prima redazione si legge: «e gli altri assai meno».