Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/64

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pittura delle scene spezialmente, molto adatte al soggetto ed al carattere pastorale del dramma, davano, non meno delle altre cose, grazioso risalto alla rappresentazione. Inventore de’ balletti obbligati al dramma fu il sopra mentovato signor Favier, e inventori e pittori delle scene, cosi della serenata come dell’opera, furono i celebri signori fratelli Galliari. Il dopo pranzo del giorno diciotto fu destinato, con solenne concorso de’ principi, della nobiltá e del popolo, al delizioso passeggio sopra le mura tra la porta Orientale e la porta Nuova. Questa parte della cittá è veramente la piú amena e quella che gode d’un’aria piú salubre. L’ampiezza del luogo vi appresta tutto il comodo immaginabile a qualunque folla straordinaria di carrozze e di popolo; c l’elevatezza di quello presenta un assai vasto e piacevole orizzonte. Da un Iato si domina la vasta pianura. il giro delle non molto distanti colline e finalmente l’alta catena de’ nostri monti; a fronte una gran parte delle lontane Alpi, e dall’altro lato uno de’ migliori aspetti delia cittá. Si sale da questa insensibilmente alle mura; e nell’ora del passeggio scopresi la bellissima pompa d’una innumerabile quantitá di carrozze quivi schierate e di popolo, che vi si sta divertendo. Si può giudicare da quello che segue cotidianamente, quando la stagione il comporta, qual doveva esser l’aspetto di questo luogo nella presente occasione. Certamente né cosi grande né cosi splendido concorso non vi fu mai da quel giorno che la Maestá dell’imperadore l’onorò della sua presenza. Dopo il passeggio, fu grande veglia nei palazzo ducale, con intervento il piú numeroso che siasi mai veduto di tutta la nobiltá e di straordinaria quantitá di forastieri, i quali vennero trattenuti e favoriti nel decorso della serata con quel gusto e quella splendidezza, che in simile occorrenza si potesse desiderare. Il seguente giorno diciannove era statuito per la pubblica comparsa della mascherata de’ facchini, divertimento particolare della nostra cittá, ma che in questa occasione fu dato con assai maggiore apparato e solennitá del consueto. Questa mascherata rappresenta gli abitatori d’alcune valli sopra il lago Maggiore, parte de’ quali sino ab antico costumano