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xiii - programmi di belle arti 87


La Licenza: baccante scapigliata, mezzo nuda, viso tinto di mosto, corona di viti in capo, tirso in mano. Sará in atto di fuggire, schermendosi con una mano dai raggi d’Apollo, che la percotono.

La Scurrilitá: satiro che, fuggendo, fa un movimento buffone, e colla bocca fa delle smorfie ad un fanciullo vicino a lui, mentre questi si tiene con una mano al viso una grande maschera caricata e ridicola.

Tutta questa parte della composizione sará aggruppata e ammassata a piacer del pittore. Se gli giova, potrá anche introdurvi un piccol palco, che cade per il tumulto di quelli che fuggono, e caderanno, con esso, rotoli di scritti, maschere e stromenti rozzi e imperfetti, come cembali, crotali e simili. Svolazzerá sopra il detto palco una tenda, appesa irregolarmente ai rami degli alberi.

Il tempio, dove si vedranno collocati i busti degli uomini illustri indicati da Apollo, sará di forma rotonda, circondato da un portico. Nella parete, che apparirá fra gl’intercolonni di questo, vi saranno delle nicchie con busti. La prospettiva sará condotta in maniera, che all’occhio degli spettatori fínti e reali si presentino almeno quattro degl’intercolonni, che si vedano distintamente le forme dei busti collocati nelle nicchie, e possano leggersi le iscrizioni poste nel piedestallo di quelli.

Nella nicchia piú lontana si vedrá un busto rappresentante un uomo vecchio barbato, con panneggiamento greco. Nella base del piedestallo vi sará scritto a caratteri d’oro «Sophocles».

Nella nicchia seconda, un uomo piuttosto giovane e sbarbato con panneggiamento latino, e iscrizione «Terentivs».

Nella terza, un bel vecchio sbarbato, con panneggiamento nobile a piacere, e iscrizione «Metastasivs».

Nelle seguenti nicchie, che per la prospettiva saranno visibili, compariranno i piedestalli, ina senza busti sopra.

L’architettura del tempio potrá essere d’uno o piú ordini, avvertendo però che vi sia conciliato colla grandiositá la maggior esattezza, semplicitá e puritá possibile dell’arte.

Sará libero al pittore di scegliere il partito che piú gli piace per questo lavoro, salve però le cose essenziali del soggetto e i rapporti necessari alla integritá di esso.