Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/420

Da Wikisource.

Divisioni Provincie lNumerodei centesimi aggiunti ad ogni lira di contribuzioni dirette per raccogliere l’imposta comune speciale Totale Annecy. IVBEA. Savona Genevcse. Chiablese. Paucigny. Ivrea Aosta Savona.. Acqui... Albenga. 49 130,664 49 130,664 49 130,664 46 965,093 46 965,093 55 024,620 55 024,620 55 024,620 406 395,783 03 544,060 04 653,790 04 378,180 » 865,566 06 177,744 » 606,538 » 364,405 20 590,283 Numero dei centesimi imposti mediamente in ciascuna provincia 52 674,724 53 784,454 53 508,844 47 830,659 46 965,093 61 202,264 55 631,058 55 388,925 426 986,021 53 373,253 Nella fiducia d’aver posto le cose in giusta luce, do fine alla presente, pregandovi di voler discutere d’urgenza lo schema di legge che ne forma l’oggetto, PROGETTO DI LEGGE Articolo unico. L’imposta addizionale alle contribuzioni dirette destinata a coprire le spese speciali della provincia di Nizza per 1’ esercizio 1853 è autorizzata nella somma di lire 76,881 09. (Divisione di Cuneo.) Progetto di legge presentato alla Camera il 24 maggio 1855 dal ministro guardasigilli reggente, il Ministero dell’ interno (Rattazzi). Signori ! — Per ovviare al ritardo cui potesse andar soggetta la formazione dei ruoli delle contribuzioni dirette a causa della protratta approvazione dei bilanci dei comuni e del le divisioni ainminisfrative, venne stabilito coll’articolo 4 della legge 24 dicembre 1834, con cui fu sanzionato il bilancio generale attivo dello Stalo per l’esercizio 1855, che le costoro sovrimposte debbano ripartirsi nella misura dell’anno antecedente, tutlavolla i loro bilanci non fossero ancora approvati all’epoca in cui cade la compilazione dei ruoli predetti. Questo provvedimento, dettato dalle esigenze dell’erario nazionale, e conforme d’altronde all’interesse ben inteso dei contribuenti, il quale richiede che la riscossione delle pubbliche gravezze si operi alla loro scadenza, che altrimenti, accumulandosi le urie sulle altre, si rendono poi troppo onerose a chi debbe soddisfarle, non manca però nella pratica dal dare luogo a qualche difficoltà. Infatti, verificandosi il caso previsto dal citato articolo di legge a riguardo d’una divisione, o provincia, che nell’anno precorso abbia riportato la facoltà di ripartire un’ Imposta eccedente in una proporzione considerevole il limite ordinario, ne viene che essa debba colpire in eguaì misura i contribuenti nell’anno successivo, malgrado che i’imposta normale basti a coprire le sue spese. Vero è che l’eccedente dell’imposta così riscossa viene portato in deduzione di quella che occorresse ripartire nell’anno successivo; ma intanto i contribuenti sono costretti a pagare una parte d’imposta, talora cospicua, un anno prima che occorra servirsene pel pagamento delle spese. Il Consiglio divisionale di Cuneo, nella mira di premunire i suoi mittenti contro la possibilità che, pel solo fatto della ritardata approvazione del bilancio della divisione per l’esercizio 1856, abbiano a sopportare in quell’anno un’imposta eguale a quella ripartita negli anni 1854 e 1855, la quale fu di lire 992,099 40, mentre quella ordinaria ascende a sole lire 740,000, e ciò quand’anche ai bisogni del servizio possa essere soddisfatto con una somma nrnore, deliberò nella seduta straordinaria del 10 prossimo passato aprile di limitare a lire 851,372 02 ia deficienza del suo bilancio pel 1855, ommettendo di descrivere talune spese che por intende eseguire, e facendo facoltà all’intendente generale di soddisfarle con mandati provvisori fino alla concorrente di lire 140,727 38 che costituiscono la differenza che corre tra la deficienza predetta e l’imposta effettivamente portata in riscossione nei ruoli dd 1853, la quale, Come già accennai, ascende a lire 992,099 40, salvo a regolarizzare siffatti recapiti provv.sionali con appositi stanziamenti da farsi nel passivo del bilancio 1856, fra le cui entrate si descriverebbero le mentovate lire 140,727 38. Lo spedienie proposto raggiunge veramente lo scopo a cui mira, imperciocché i’imposta del 1856, sempre nell’ipotesi che i bisogni della divisione siano scemati, e che 1’ approvazione di quel bilancio vada soggetta a ritardo, sarebbe di sole