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252 1943

(ironico). Vale molto di piú l’Edoardo di Marlowe che non cerca immagini né wit né freddure — ma corre via «parlato» e passionale.

30 ottobre.

La poesia consiste nel dare alla pagina quel semplicissimo fremito che dà la realtà. Si crede di riuscirci seguendo la realtà. Fallimento della Cascina.

(Cfr. 4 ottobre, II). Ma basta ridurre a tratti elementari al di qua della cultura, per uscire dal borghese? Fuga in basso. Non ci sarà una fuga in alto?

2 novembre.

«... la prima favola... la piú grande di quante mai se ne finsero appresso... sí popolare, perturbante ed insegnativa...» (Scienza Nuova Seconda, 1. II, sez. I, cap. 1°).

Definizione della tua would-be poesia popolare - perturbante - insegnativa.

La poiesis italiana ama le grandi strutture fatte di piccoli capitoletti, di parti brevi e sugosissime — i frutti dell’albero. (Dante, i brevi canti; Boccaccio, le novelle; Machiavelli, i capitoletti delle opere maggiori; Vico, gli aforismi della Scienza Nuova; Leopardi, i pensieri dello Zibaldone, ecc. Per non parlare del sonetto). Per questo è poco narrativa (dove si richiede lunga distensione sgorgante: romanzo russo, romanzo francese) e molto cerebrale e argomentante. È la negazione del naturalismo, che comincerà infatti con l’informe distesa della narrativa inglese (Defoe).

5 novembre.

(Su Vico — 30 agosto ’38). Vico è il solo scrittore italiano che senta la vita rustica, fuori d’Arcadia. Le durezze, le ingenuità della