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capitolo decimonono 107

Il signor Avvocato Frassinelli a favore di Gioacchino Selvaggi.

Monsignor Fiscale Generale dichiara che nella presente sede di giudizio non può farsi luogo alla difesa del Selvaggi, perchè per ora non è colpito da una sanzione penale.

Il signor Avvocato Frassinelli per le ragioni ecc. insiste per difendere anche in questa sede di giudizio Gioacchino Selvaggi.

Il Tribunale rimane solo per deliberare su tale incidente ecc.

Il Presidente pubblica il seguente decreto : non farsi luogo alla difesa del Selvaggi in questa sede di giudizio.

Il signor Avvocato Gui prende la parola e parla a favore dei fratelli Costantini.

Ricevuta la dichiarazione di Monsignor Avvocato dei Poveri e dai difensori signori Avvocati Gui, Frassinelli e Sinistri null’altro aver da aggiungere, il Tribunale è rimasto solo onde deliberare.

Rientrato ecc.

Monsignor Presidente ha consegnato a me ecc. in un foglio del tenore ecc. la dispositiva che, per ogni buon fine ed effetto, ho qui alligato.

R. Castelli Cancelliere».


Ecco la dispositiva originale con le firme autentiche dei dodici Giudici.

«S. Consulta, oggi mercoledí 17 maggio 1854. Il Supremo Tribunale, adunato a Turni riuniti, nelle sale della Curia Innocenziana a Monte Citorio per giudicare, a forma e per gli effetti dell’articolo 565 del Regolamento organico di procedura criminale, la causa intitolata

ROMANA


di lesa Maestá con omicidio in persona del Conte Pellegrino Rossi

Contro


Luigi Grandoni, Sante Costantini ed altri.

Ha dichiarato e dichiara constare in genere di omicidio in persona del Conte Pellegrino Rossi, avvenuto in Roma