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196 il processo di pellegrino rossi

se vuole chiamarlo per telefono. Si ricordi di esso, e veda se può occuparlo in altro posto che sia governativo.

La saluto distintamente e mi creda

Tomei Vincenzo.


Documento N. V.

73 — 134.

ROMANA
Di Lesa Maestà, ed Omicidio
Contro
Luigi Grandoni, del fu Pietro, Romano, di anni, 48 carcerato.

Relazione.


Arrestato per delitto di altra processura tuttora pendente, il negoziante Luigi Grandoni, fu dipoi compreso anche in quella relativa ai fatti pubblici che avvennero sul Quirinale nel giorno 16 Novembre 1848, nella quale perciò venne per la prima volta costituito nel 19 Febbrajo 1850 fol. 1366. Contiene la medesima due titoli ne’ quali una responsabilità criminale si è dovuta ad esso contestare. Si è l’uno la sacrilega ribellione che in quel giorno spiegò la sua forza: risiede l’altro nell’omicidio del Prelato Palma, che nel giorno stesso fra que’ moti sediziosi ebbe effetto. Di ambedue pertanto è d’uopo parlare distintamente.


Titolo I.

Lesa Maestà.


Alla imputazione del primo titolo sembra non essere il Grandoni sottratto dall’ultima amnistia Sovrana, perchè fu comandante di Corpo nel tempo de’ governi rivoluzionari. Egli narra che circa il giorno 20 Novembre 1848 una deputazione per parte de’ Civici reduci dalla campagna Veneta presentò un istanza al ministro Galletti, perchè si concedesse che questi si costituissero in battaglione civico separato dagli altri. Nel 22 successivo lo stesso Ministro restituì la supplica con rescritto di concessione di questo tenore «che dipendesse dal Generale e dalle leggi della Guardia Civica, e che nominassero per voti un comandante col grado di tenente Colonnello». Quindi se ne formò il ruolo nel quartiere in via S. Claudio, e dopo vari giorni si fece lo scrutinio per il coman-