Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/108

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Giurisdizione di Castelfondo.


L

a giurisdizione austriaca di Castelfondo giace a settentrione della Valle di Non, confina a mattina colla giurisdizione di Caldaro, a mezzogiorno colla Pieve Trentina di Cloz, a sera colla Valle di Ulten, ed a settentrione colla giurisdizione di Tisens. Essa abbonda d’ ogni sorta di legna, e produce ogni qualità di grani. Il torrente Novella trae quì la sua sorgente, e viene formato da due rivi, uno de’ quali discende dalle Palade, e l’ altro dalle montagne di Ulten; poco distante poi da Senale si uniscono; riceve in se altri rivi, e separando la giurisdizione dal distretto trentino di là dall’ acqua passa per il tratto di Cloz, delle Ville di Romallo, e di Revò, e si scarica nel Noce: produce dei pesci ottimi, ma piccioli. L’ antichità di questa giurisdizione si comprova da un privilegio concesso da Conrado Vescovo di Trento1 alla chiesa di Senale nell’ anno 1199, mentre fra li testimoni viene accennato Jacobo de Castro Fundo. Il Brucklenero, il Conte Brandis, ed il P. Fridenfels pag. 26 autori del secolo XVII. scrivono, che una volta fosse posseduta da Gottschalco de Cagnò, e che indi si devolvesse a Mainardo Conte del Tirolo, e suoi successori; ma non adducono documenti, onde non abbiamo altra prova, che la loro asserzione. Quello, che abbiamo di certo si è, che nel secolo XIV., e nel principio del XV. apparteneva alla cospicua famiglia di Rotemburg, mentre abbiamo un ristretto, e confuso urbario giurisdizionale; e lo stemma gentilizio di questa famiglia esiste ancora sopra la porta del castello dinastiale. Un documento dell’ anno 1314 dimostra essere stato Enrico di Rotemburg in Bolzano2 testimonio ad un solenne atto. Altro Enrico di questo cognome figlio, o nipote dell’ antecedente,3 fiorì nel secolo XV., che era capitanio all’ Adige, e del Principe di Trento, del quale abbiamo nell’ Istoria parlato. Ora questo Enrico di Rotemburg, che traeva la sua origine dal borgo, e castello di tal nome in Baviera, secondo Gerardo de Roo4 uomo di gran potenza, e che avea de’ grandi clienti, ed a lui aderivano degli

  1. Notizie Trentine V. 3. P. 1. pag. 180.
  2. Ducis Corinthiæ Curiæ Magistro Notizie di Trento V. II. pag. 648. Si nomina anche Sigfrido de Rotemburg.
  3. Loc. cit. V. I1I. P. I. pag. 354. Si chiama potens Capitaneus.
  4. Annales Austriaci Lib. IV. pag. 147. Fridericum domi turbæ exceperunt, quarum concitator præcipuus erat Henricus quidam Rotemburgicus, magna potentia, & clientelis subnixus, quique inter omnes totius regionis optimates maxime unus præminebat. Erat enim Athesinæ ditionis, vetustæque arcis Tirolis (unde regioni nomen) & aliorum aliquot locorum præfectus. Nec deerant ex Ecclesiasticis quoque, & equestri ordine nonnulli, qui Principi minus obsequentes, adversos de ipso rumores ferebant, neque alio fere nomine, quam Fridericum cum vacua pera, vulgo appellitabant. At horum contumelias facile dissimulabat Fridericus; ab Henrico major metus incumbebat, ut qui summo magistratui absque collega præfectus, maxima secum momenta rerum traheret.