Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/69

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signorini russi, i quali portano stivali alti, con rivolte rosse e bianche e con piccoli sproni d’oro.

Le bambine, nelle città, sono vestite alla foggia parigina, ma in campagna molte portano il costume nazionale.

I bambini non rimangono lungamente bambini in Russia. Presto prendono l’aspetto di piccoli signori o signore. I ragazzi indossano l’uniforme o entrano nei collegi militari e doventano paggi imperiali; le bambine, crescendo in case eleganti dove si riceve molta gente, imparano troppo presto a preferire le conversazioni alle bambole, e sanno già fare gli onori di casa, quando le bambine degli altri paesi saltano e giuocano spensieratamente.

È vero che adesso anche le figlie e i figli delle famiglie signorili, sono educati con più severità che una volta, e molti fanno a gara con i figli dei mercanti e degli impiegati nelle scuole, nei licei e nelle università per fare onore al proprio paese.

Generalmente i bambini russi sono gentili e cortesi; forse troppo calmi in confronto dei bambini di altre nazioni. Imparano a esser cortesi e ospitalieri dai loro genitori, i quali credono di essere in dovere verso tutti quelli che hanno diviso con essi il pane e il sale, che sta pronto per ogni ospite in una coppa d’argento nell’ingresso della casa. Questa cortesia e ospitalità non è dimostrata dai russi altro che verso i loro simili. I domestici, il tchornï narod (popolo nero) sono trattati diversamente. Al tempo della servitù, le persone che nascevano in quella disgraziata condizione, erano battute e maltrattate.

Il piccolo Iwan, che nasce ora libero, menerà certo una vita migliore di quella che hanno menata il suo babbo e il suo nonno, i quali dipendevano interamente dai capricci del padrone, e quando si ribellavano, venivano mandati in Siberia.