Pagina:Pietro Jacopo Fraticelli Delle Antiche carceri di Firenze denominate delle Stinche.djvu/38

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te, ed aggiungono alle due vie una nuova bellezza, della quale un anno addietro mancavano.

Non sono da passarsi sotto silenzio, e senza la meritata lode, la sollecitudine colla quale si son vedute sorgere codeste belle fabbriche, e la cura e l’assistenza continua impiegata dai sopra nominati Signori fino dal momento in cui divennero possessori di questo Locale. Da tali lavori sono nati alquanti vantaggi. Primieramente molte braccia, che stavano inoperose, hanno trovato un impiego; secondariamente molte persone, le quali non aveano di che cibarsi, hanno rinvenuto il mezzo di guadagnarsi un mediocre sostentamento; e finalmente la patria nostra, la quale è pure una delle più vaghe e ridenti città dell’Europa, ha acquistato un abbellimento ed un ornamento novello. Possa l’esempio accendere in altri un simile intraprendente desiderio ed una generosa imitazione.

Ma entrati noi in questo proposito, vogliamo manifestare un nostro rincrescimento. Questo è nato dal vedere, che, generalmente parlando, non si cerchi nelle fabbriche, che al giorno d’oggi si costruiscono, unire l’eleganza e la semplicità moderna, (se così vuol chiamarsi), alla solidità antica. I nostri antenati nel costruire un edifizio non aveano la mira soltanto al loro comodo e interesse presente, ma al comodo e al vantaggio dei posteri, alla gloria della patria a a quella del nome loro. Per ciò le loro fabbriche hanno vissuto e viveranno molti secoli. Questo peraltro non si può supporre da noi detto per gli edifizj eretti in questo locale delle Stinche, perocchè qui, essendosi gli Architetti serviti in gran parte dei vecchi fondamenti e delle vecchie muraglie, della solidità ve n’è certamen-