Pagina:Pilati - Ragionamenti intorno la legge naturale e civile, 1766.djvu/110

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106 DIFETTI DELLE

imbroglio a’ Chiosatori, ed a tutti quelli, che senza i bisognevoli lumi si sono messi a studiare, ed interpretare le Leggi, i quali non sapendo però al confronto di testi così poco l'uno coll’ altro concordi ajutarsi, ricorrevano anche in questo caso al loro solito rimedio, cioè alle chimeriche invenzioni, ed a modi ideali di combinare le discordi dottrine, dalle quali poi, siccome madri feconde, nacque un’altra bella schiera d’errori, che insieme cogli altri son venuti a formare la nostra Giurisprudenza Forense.

XIV. Finalmente ella è sentenza commune di tutti i Politici, e di tutti i Giureconsulti di senno, ed una cosa, che ognuno può con un pocolino di raziocinio da se stesso comprendere, che le Leggi, quando abbiano ad aver forza di obligare, debbono essere confacevoli, per esprimermi colle parole del Montesquieu (a) al fisico del paese, al clima freddo, caldo, o temperato di quello, alla qualità del terreno, alla maniera di vivere del popolo o lavoratore, o cacciatore , o pastore, o trafficante. Esse hanno da essere accomodate alla religione de’ sudditi, alle loro inclinazioni, alle loro ricchezze, al loro commerzio, al loro numero, ai loro costumi, ed alle loro maniere di vivere, e di pensare. Ma le Leggi Romane non hanno certamente questa qualità cotanto necessaria rispetto ai Popoli Europei d’oggigiorno, poichè esse non si confanno nè punto, nè poco coi nostri costumi, colle nostre


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(a) Esprit. des Loix Lib. 1. cap. 3.