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40 | Luigi Pirandello |
La Figliastra.
No, perchè?
Il Padre.
Infame! infame! (Subito, concitatamente, al Direttore, in tono di spiegazione). La mia casa, signore, andata via lei (indica la Madre) mi parve subito vuota. Era il mio incubo; ma me la riempiva! Solo, mi ritrovai per le stanze come una mosca senza capo. Quello li (indica il Figlio) alevato fuori — non so — appena ritornato in casa, non mi parve più mio. Mancata tra me e lui la madre (che era stata come una parentesi d'aberrazione nella mia vita), è cresciuto per sè, a parte, senza nessuna relazione nè affettiva nè intellettuale con me. E allora, (sarà strano, signore, ma è così), io fui incuriosito prima, poi man mano attratto, teneramente attratto verso la famigliuola di lei, sorta per opera mia: il pensiero di essa cominciò a riempire il vuoto che mi sentivo attorno. Avevo bisogno, proprio bisogno di crederla in pace, tutta intesa alle cure più semplici della vita, fortunata perchè fuori e lontana dai complicati tormenti del mio spirito. E per averne una prova, andavo a vedere quella bambina all'uscita della scuola.
La Figliastra.
Già! Mi seguiva per via; mi sorrideva e, giunta a casa, mi salutava con la mano — così!