Pagina:Pisacane - Saggio sulla rivoluzione.djvu/178

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godimento del frutto de’ suoi lavori.... ecco delle verità, che non hanno bisogno d’essere interpretate e svolte da’ migliori per senno e per virtù; chiunque le propugna, sia egli l’ultimo o il primo per senno, sia egli cultore della virtù o del vizio, esse non perderanno mai la loro evidenza, non cesseranno mai di essere verità. Costui potrà aggiungere: «la tirannide che sostiene i privilegi è quella che vi rapisce questi diritti; abbattiamola!» ed ognuno senza fare atto di ubbidienza, potrà afferrare un fucile e seguirlo.

La società non impone doveri, ma li crea, promettendo solamente guarentigia de’ diritti d’ognuno; il che limita di fatto i diritti altrui. La dissoluzione della società conducendo per conseguenza immediata alla perdita di questi diritti, ne emerge, senza aver bisogno d’apostolato o di educazione, l’impegno, la volontà d’adoperarsi con ogni possa onde difendere questa società. Ma se questi diritti si riducono a quelli del proletario, morir di fame, od essere tratto in prigione, allora la sola forza, favorita dall’ignoranza, potrà indurre cotesti iloti a difendere quel sistema e quelle istituzioni che li opprimono.

Questi diritti sono quelli che mantengono l’equilibrio sociale, senza vi sia bisogno di governo; ma non appena questi diritti vengono lesi nella benchè minima parte, il governo diventa indispensabile, perchè sostegno d’usurpazioni e privilegi, non di leggi eterne e naturali, che si reggono da sè.

Tanti fratelli messi sotto la tutela de’ migliori, — è la società, la nazione sognata da Mazzini, ovvero l’attuazione del cristianesimo.

Quale teoria ha un sì lungo apostolato, come l’evangelica, ed in quale epoca si è mai verificato il sogno della fratellanza? I selvaggi in mortali duelli si disputano il vitto e la donna, si sbranano l’un l’altro; in