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6 ai lettori


tifici straordinari, capaci di commuovere ancora una età scettica come la nostra.

Fin dalla prima dichiarazione poetica dell’argomento il lettore s’accorgerà che il poeta ricerca non il frammento ma l’organismo, non il passo ma il volo, non il particolare ma l’universale. Ma ciò che stupirà più che tutto è la dedizione teistica, anzi panteistica con cui il poeta chiude il suo mirabile edifizio. È vero che il suo panteismo pianta le radici nell’ideale della progressiva deificazione dell’Uomo, tuttavia il Poe finisce per inginocchiarsi davanti a quell’impervio mistero di Dio che per lui si drizza sempre nell’infinito regno del al di là, come una sfinge ombrata perennemente dall’ignoranza.

Certo i pensatori moderni hanno altri ideali ed altre pretese. Tuttavia l’opera del Poe anche da questo lato non è priva di ammaestramento. Perchè il poeta, anche quando è più temerario nelle affermazioni destituite di qualunque prova, non fa mai come il dogmatico prepotente che si butta addosso ai problemi credendo di poterli afferrare e risolvere per impeto di sorpresa, nè mai si abbandona con ingorda stupidità nell’abisso dell’ignoto. Il poeta mira sempre le cose da una tranquilla ed olimpica sommità, dove non arrivano più nè gli echi del dubbio, nè le imprecazioni impotenti del pessimismo, nè gli anatemi della fede più rabbiosa.

Quando la sua fantasia si sprofonda nell’infinito vivente, la ragione ricontempla ogni cosa con intuizioni sempre più acute e più vigorose. La sua frase è sempre qualcosa di alato, che vola in alto, verso la luce.

Son voli d’Icaro, ma che non si spennano mai alle prime prove. Il Poe ben sapeva che nelle indagini scientifiche conviene andar cauti, e così nelle sue scorribande uraniche non cessa mai di mirare a quella sintesi piena e feconda cui deve rivolgersi lo spirito umano. Tutta la sua creazione ha per tanto un carattere ed un valore ipotetico; ma il lettore si guarderà bene dall’accettare come assiomi ciò che l’autore medesimo ha dichiarato ed illustrato come semplici ipotesi e non mancherà di fare una riflessione profonda.