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Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/157

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     E quelle due canzoni d’un pareggio,
Perchè la vita è breve, e la sorella
Ch’incomincia gentil Madonna io veggio,
     Le servian per colonna, e questa, e quella
Sostenean l’architrave artificioso,
D’una sestina assai gentile, e bella.
     Con ordine più breve, e men noioso
Facean poscia i sonetti il piedestallo
Componimento quadro, e grazioso.
     In cima poi con debito intervallo
Il frontispizio tutto era composto
Di madrigali, e canzoncine a ballo,
     Io non vendei giammai lesso per rosto,
Che queste cose ve le dia pe ’l costo.
     L’ottave rime con stil dolce, e raro
Facean il fregio sotto la cornice,
Che per molta bellezza a molti è caro.
     Cercate pur del mondo ogni pendice,
Fin là dove s’impalano i cristiani,
E dove mor nascendo la Fenice.
     E vedete gli autor Grechi, e Toscani,
Ch’han fatto scorno al tempo, ed a la morte,
E gli scrittor più illustri tra’ Romani,
     E se trovate cosa, che v’apporte
Più grata vista, io voglio esser appeso;
E di più, che non sia chi mi conforte.