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Agita già l’urna ferale, e pronta
Sta per uscir per te sull’ali nere
Dalla nebbia d’Averno l’ora estrema.
Ti guarda già con sospettoso ciglio
La pallida Congiura, il ferro impugna,
E muove dietro a te taciti i passi.
Irta le chiome, spaventosa i lumi,
Impetuosa, e rapida trascorre
Urlando a te davanti, e ti disfida
L’ardita ribellion. Non odi il suono
Della tromba fatale, onde gli oppressi
Popoli desta alla vendetta? Trema
Tiranno, è questa la funerea voce
Che ti chiama a morir. Tu dormi? ah guarda
Co’ serpi in mano a te girare intorno
Le ultrici Furie; dall’infausta torre,
Tragica scena a i Re Britanni, uscire
Mira le invendicate Ombre, che, tinte
Di sangue, colla man ruotan d’Averno
La negra face: con sdegnosi lumi
Ti guardano, ed a te l’atroci colpe
Van rinfacciando! ascolta il rumoroso
Fremito di Bellona! aste con aste,
Scudi con scudi, elmi con elmi urtando
Suonano orribilmente. Il ferro alzato
Già ti fischia sul capo: i tuoi delitti
Rammenta, o crudo Re, dispera, e muori.